Recensioni


Linda Bertasi questa volta ci sorprende, cimentandosi con un nuovo genere letterario: l’erotico. È inutile negarlo, “Il silenzio del peccato” è un romanzo denso di sensualità, di carni che si scoprono e sensi che si inebriano.
Ma c’è un altro elemento che non si può tacere: lo sfondo storico. È assolutamente chiara l’inclinazione dell’autrice per la storia Tudor. Enrico, Caterina d’Aragona e Anna Bolena sono trattati come personaggi di sfondo, ma riescono a incarnarsi tra le pagine.





Linda Bertasi è innamorata dell’epoca Tudor e questo romanzo breve è la prova concreta di quell’amore.
La Storia è un arazzo variopinto nel quale viene intessuta la vicenda di Jane Rivers, dal 1522 al 1545. Una fanciulla sedicenne attraversa uno dei periodi più tumultuosi della storia inglese: vergine sedotta, sposa, madre, custode inconsapevole di un segreto di morte.
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Tra le campagne dell'Essex, la corte di Enrico VIII, le esecuzioni e gli intrighi, questo romanzo seppur breve lascia il segno, senza tralasciare niente. 
Ho amato le ambientazione, che grazie alle minuziose descrizioni ho avuto la sensazione di essere lì. Sono stata spettatrice dell'esecuzione dell'orgogliosa e fiera Anna Bolena, e ho avvertito la stretta allo stomaco che ha provato Jane, mentre vedeva la fine della regina.
Sono riuscita a percepire il profumo di tabacco e vino di Richard, e i battiti accelerati di Jane. Vi domanderete come questo è stato possibile, e io vi rispondo che questa magia l'ha creata l'autrice.





Questo racconto se pur breve si è rivelato una piacevole scoperta: mi aspettavo una storia passionale ma non si è limitato a questo, vi troverete anche segreti da scoprire e un'impeccabile scrittura che rende perfettamente l’epoca in cui è ambientato il racconto. Scrivere uno storico non è facile per niente, ma Linda Bertasi ci è riescita benissimo.
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Prendete pure la vostra tazza di tè caldo, il plaid più morbido e avvolgente che avete, date uno sguardo fuori dalla finestra, poi un bel sospiro e accoccolatevi. Ora prendete in mano questo romanzo e preparatevi a sognare. Il mondo resta fuori.
L'autrice non si risparmia, in ogni pagina affiora l'amore e la devozione nei confronti dell'ambientazione storica che la porta a un risultato privo di elementi affettati ma prezioso: un quadro cesellato in cui calare i suoi personaggi a tutto tondo, dalle sfacettature umane, segnati da vizi e virtù.
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Per la prima volta leggiamo una Bertasi che parla in modo poco celato della passione. In ogni suo romanzo questa è sempre una componente importante, ma mai come ne “Il silenzio del peccato” i sensi assumono una rilevanza cruciale per l’evolversi delle vicende. L’erotismo è una parte saliente degli avvenimenti, in fondo tutto ha inizio da un incontro sessuale, e Linda dimostra di saper trattare un argomento di tale portata senza cadere nella volgarità, come spesso accade.
(Continua su http://soleeluna.altervista.org/recensione-a-il-silenzio-del-peccato-di-linda-bertasi/)





La passione di questa autrice per la storia è palese in ogni riga e se amate gli storici non potrà non conquistarvi e attrarvi. Non troverete il solito romance, Linda Bertasi ormai la conosco, e di certo non si ferma all'apparenza, cerca di scarnificare - nel vero senso della parola - ciò che c'è da dire sul romanzo, sul peccato e su ciò che tormenta l'umanità quando si trova a dover fare i conti con le emozioni.
(Continua su  http://sognidimarzapane.blogspot.it/2016/05/recensione-il-silenzio-del-peccato-di.html)







Il silenzio del Peccato è stato pubblicato con Delos per la collana senza sfumature, parliamo di un erotico storico, arricchito non solo con scene passionali, ma anche con quel giusto ed equo intrigo, tipico dell’epoca, che rende la trama avvincente, con un richiamo al finale, incalzante e stuzzicante fino alle ultime battute.
(Continua su http://tizianacazziero.com/2016/04/07/recensione-il-silenzio-del-peccato-di-linda-bertasi/)






Una lettura piacevole, interessante e piena di sfumature, capace di catturare l’attenzione del lettore fino a quando non giunge alla parola “fine”.
Un’autrice che promette bene e che potrebbe, anzi dovrebbe, scrivere qualcosa di molto più articolato sui Tudor e sulle vicende di quel periodo storico che, personalmente, adoro. Brava Linda!






 Seduzione, giochi di potere, amori e passioni che bruciano e annientano le persone.


E fanno perdere la testa, letteralmente…Se cercate una passione ardente, baci che marchiano cuore e anima e abbracci che sanno di eterno, allora avete trovato pane per i vostri denti. Anzi, per i vostri cuori…





Linda Bertasi non ha romanzato una realtà a caso, non ha plasmato come se fossero veri i caratteri di personaggi anonimi, ha scelto una storia eccellente, di quelle che nutrono sogni e incubi e che affascinano i contemporanei. Volete un nome? Tudor.
La scrittura è ricca di immagini e si avvale di un ottimo lessico, le pagine si leggono in modo scorrevole. Si tratta di un breve romanzo storico, più che un erotico, di certo non un libro romantico. Ma vero, dolorosamente sincero e credibile, così come i suoi protagonisti imperfetti, egoisti e talvolta meschini con cui i lettori simpatizzeranno senza riuscire a emettere giudizi definitivi. Troppa la sofferenza, per non essere generosi.
Un buon lavoro che mette in luce le potenzialità della Bartasi, come l’ottima gestione dei dialoghi che avrebbe potuto mettere  in evidenza in un romanzo di più ampio respiro. 






Ecco, quello che mi è piaciuto di questo romanzo è che fino alla fine non si capisce chi conquisterà davvero il cuore di Jane, né io lo rivelerò a voi. Sappiate però che entrambi i personaggi maschili hanno un loro perché e finiranno per entrarvi nell’anima.

Lo stile della Bertasi è elegante, curato, anche nel linguaggio sembra portarci in un altro tempo. Ma è anche coinvolgente, mai noioso. Così come la sua storia, intrisa di passione, sì, ma anche di suspense.




La penna di Linda Bertasi,  forte e delicata allo stesso tempo, racconta Jane con abilità e rispetto, trasformando ogni scena in vera poesia. Anche quegli angoli più oscuri, che spesso in altri libri vediamo scadere nel baratro della volgarità, in questo breve ma intenso romanzo vengono illuminati dalla morbidezza delle parole dell’autrice, che accarezzano il Lettore e lo accompagnano al gran finale attraverso una strada cesellata di emozioni.

Faccio i miei più grandi complimenti all’Autrice e non vedo l’ora di poter leggere una sua nuova creazione.






 La scrittura è piacevole e scorre velocemente. Vi è una gran cura dei dettagli e ciò rende possibile immaginare con facilità gli eventi descritti immedesimandosi nella vita di Jane e dei vari personaggi.
Personalmente non mi sono mai sentita attirata dai romanzi storici, ho sempre pensato, erroneamente, di ritrovarmi libri noiosi volti solo a narrare le vicende storiche di un determinato periodo; il silenzio del peccato mi ha fatto cambiare idea, poiché Linda Bertasi ha avuto la capacità di coniugare egregiamente la realtà storica e i personaggi effettivamente esistiti con la storia dei protagonisti del romanzo.
(Continua su  https://letteraturalfemminile.wordpress.com/2015/11/30/il-silenzio-del-peccato-di-linda-bertasi-recensione-di-pina-biondi/)









 Sarà come lanciarsi in un'altra epoca, così distante dalla nostra, vorreste non smettere mai di leggere di questo groviglio di sentimenti e passione. E questo grazie alla scrittura di Linda Bertasi, scorrevole elegante e ricercata nei minimi dettagli che vi trasporterà e vi farà appassionare pagina dopo pagina a queste vicende e colpi di scena.
(Continua su http://nelmondodi50sfumature.altervista.org/recensione-il-silenzio-del-peccatodi-linda-bertasi/?doing_wp_cron=1454405254.6420369148254394531250)






Questa è una storia di inganni e di incubi venati di misteri. Ma è anche una storia di passioni e ossessioni, di amori che travalicano il tempo, che resistono alle lusinghe del potere.
Inutile dire che ho adorato questo racconto. Abituata all'erotismo sfacciato, volgare e spesso freddo che trovo in molti romanzi, sono stata piacevolmente sorpresa nel leggere scene calde, avvolgenti, che mi hanno coinvolto, fatta piangere e sospirare.
Che Linda Bertasi sia un’amante dell’epoca Tudor, e di Anna Bolena in particolare, è cosa risaputa e questa sua passione infiamma le pagine del libro. Scaturisce un tale amore tra le righe, una dedizione, una certosina precisione nella costruzione dei dialoghi, da rendere unico questo racconto, tanto che ne avrei voluto sempre di più (spero che prima o poi scriverà un bel mattone storico). Anche il narrato è coperto da una patina antica, quel tanto che basta per accompagnarci nel passato, ma senza trasformarsi in un pomposo trattato di storia.




 

 Un racconto intriso di sentimenti; odio, amore, passioni e gelosie, stupendamente incastonati in un periodo storico famoso per dissolutezza e lussuria. Personaggi ben impostati, interessanti, qualche scena qua e là di sesso appassionato, precisi riferimenti storici e quell' intrigante alone di mistero tipico delle storie di Linda Bertasi, vi terranno incollati alle pagine fino al sopraggiungere della parola fine.






Un romanzo breve, molto intenso ed erotico. Gli ardenti e appassionati incontri tra i protagonisti sono descritti con leggerezza ed eleganza senza mai scadere nella volgarità. La contestualizzazione storica della società del tempo, dei luoghi, degli ambienti e dei personaggi, anche di quelli realmente esistiti, è talmente accurata che non è stato per niente difficile immedesimarsi nella vita di Jane immaginando gli eventi, le circostanze, gli scenari e tutti gli episodi descritti.
Non avevo mai letto alcun libro di Linda Bertasi e sono stata piacevolmente sorpresa da questo romanzo. La scrittura è molto scorrevole e gradevole, con una grande attenzione ai dettagli. Io ho da sempre una predilezione per i romanzi storici soprattutto per quelli dove la storia dei protagonisti si intreccia con la realtà storica e con personaggi effettivamente esistiti. Il silenzio del peccato è tutto questo ma anche di più e mi sento di consigliarlo anche a chi di solito non legge gli storici.






Un romanzo pregevole, elegante, dove il sesso è perfettamente adattato ai costumi del tempo, e alla considerazione della figura femminile di estrazione contadina, in opposizione a quella cortigiana. Però mi piace considerare Il silenzio del peccato come un'alta rappresentazione del romance storico e non dell'erotico fine a se stesso. L'erotismo è fondamentale nel romance storico, come è fondamentale l'ambientazione storica, e credo che Linda Bertasi abbia fato un bellissimo lavoro, calando il lettore in un'impeccabile atmosfera e scenografia. Il periodo di Enrico VIII è certamente fonte di ispirazione, per scrivere di inganni, tradimenti, sottomissioni e erotismo.
Brava Linda Bertasi, la tua cura nei dettagli mi spinge a leggere altri tuoi romanzi.
(Continua su http://sognandotralerighe.blogspot.it/2015/12/il-silenzio-del-peccato-linda-bertasi.html?spref=fb&m=1)






Una scrittura semplice e lineare, che appassiona e travolge; le scene erotiche sono sempre descritte con quella giusta sensualità che non infastidisce. Storia, eros, passione, amore e... mistero.
Ebbene sì, in poche pagine Linda ha saputo fare un mix perfetto di ingredienti che rendono la lettura ancora più piacevole: ci sarà da scoprire un segreto che coinvolge la cara Jane, perseguitata da incubi inspiegabili.



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